Cookie Consent by Free Privacy Policy website

Il futuro dell'ecommerce: i trend e il ruolo delle imprese locali

E-commerce

6 Aprile 2021

Nel 2020 gli acquisti online hanno avuto un'accelerazione repentina che ha proiettato in avanti il settore del commercio di dieci anni.

Vendere è sempre meno una semplice transazione; è un’interazione tra cliente e azienda.
Questa dinamica è stata sicuramente rafforzata dalla pandemia che ha costretto miliardi di persone a rivedere priorità, modi di vivere e di acquistare.
Si tratta di un fenomeno ben descritto nel rapporto che Shopify ha recentemente pubblicato analizzando i dati di oltre un milione di merchant e raccogliendo i risultati di sondaggi condotti su consumatori in tutto il mondo.

Ne è uscito un quadro molto interessante di ciò che ci aspetta, in particolare su cinque previsioni chiave:

  1. I consumatori più giovani e il loro rapporto con l’ecommerce
  2. La trasformazione del commercio fisico
  3. Il ruolo dei negozi indipendenti
  4. L’autenticità come valore chiave per i consumatori
  5. Il cambiamento delle soluzioni finanziarie legate ai servizi bancari, e non solo

Di fatto è emerso che la pandemia legata al Covid-19 ha dato impulso a nuovi business. I consumatori, anche i meno giovani, hanno realmente capito le potenzialità del web dando definitivamente il via ad una nuova era degli acquisti.

In questo scenario si sono aperte interessanti e inaspettate opportunità anche per le piccole aziende locali intenzionate a rafforzare la propria strategia di vendita online.

1. I consumatori più giovani cambieranno il panorama delle vendite facendo avanzare l’ecommerce

I consumatori giovani - cioè quelli fino ai 35 anni - prediligono gli acquisti online rispetto a quelli offline.
Il Covid-19 ha rafforzato questo trend allargando le loro possibilità di scelta e l’immediatezza della transazione.

Sono loro che hanno incrementato in misura maggiore gli acquisti online, determinando un nuovo approccio delle aziende al commercio.
Infatti, se in generale durante il 2020 il 54% dei consumatori ha preferito fare acquisti online, quelli più giovani hanno fatto registrare il 67% in più rispetto all’inizio dell’anno. Un aumento che supera quello delle fasce di età più adulte (57% per i consumatori di 35-54 anni e 41% per gli over 55).

I consumatori più giovani sono anche i più propensi a fare acquisti tramite i social media e a considerare l’impatto sociale delle loro scelte:  il 54% di loro acquista da negozi indipendenti dopo averli scoperti sui social media.


Di fronte a questi dati come devono reagire le aziende?
Rafforzando la loro presenza social e investendo in ecommerce e advertising.
Una strategia che funziona anche per quelle piccole e locali. Anzi, per loro si aprono delle possibilità ancora più interessanti vista l’attenzione crescente per le realtà indipendenti espressa dai consumatori.

2. Il commercio fisico si trasformerà, a vantaggio dei negozi locali

La vendita nei negozi tradizionali chiaramente non morirà, ma è necessario che le imprese si adattino velocemente al cambiamento adottando anche semplici strategie come l’implementazione dei POS, i pagamenti contactless, opzioni di consegna personalizzate e visite su appuntamento.
Le opzioni alternative per ritiro e consegna si stanno diffondendo rapidamente, e la prossimità diventa un’ottima caratteristica su cui far leva per aumentare le vendite.

Sempre dal rapporto di Shopify è emerso che se il 54% dei consumatori che hanno fatto acquisti online durante la pandemia ha ricevuto la merce tramite spedizioni tradizionali, anche molti stanno utilizzando metodi di ritiro e consegna alternativi:

  • 28% ha ricevuto gli articoli tramite la consegna locale
  • 23% ha ritirato gli articoli in negozio o davanti al negozio
  • 21% ha prelevato gli articoli in un punto di ritiro.

Tra coloro che hanno utilizzato questi metodi di ritiro e consegna alternativi, oltre la metà lo ha fatto più spesso negli ultimi 6 mesi che prima della pandemia.
In realtà perciò le funzionalità e le esperienze omnicanale aiuteranno i negozi fisici, che potranno anche sfruttare il commercio di prossimità.

La targhettizzazione geografica e l’ottimizzazione che l’advertising online consente di fare, sono in questo senso strategici anche per le imprese ancora fortemente radicate nel territorio.

3. I consumatori vogliono acquistare da aziende indipendenti e piccole realtà

Ci sono due dati rilevanti rispetto agli acquisti online nei negozi indipendenti nel 2020:

  • solo il 29% dei consumatori ha fatto acquisti in questi store dall'inizio della pandemia.
  • il 50% dei consumatori cerca attività indipendenti da sostenere.

Potrebbero sembrare due dati in contraddizione, ma in realtà se è vero che i grandi rivenditori e i marketplace online rimangono dominanti (anche perché ero già organizzati in questo senso), con la stabilizzazione delle abitudini di acquisto legate alla pandemia ci si aspetta che i negozi indipendenti guadagnino terreno.

Infatti dall'indagine emerge che il 57% dei consumatori è pronto a fare acquisti per la prima volta da nuovi brand o negozi, dimostrando la propria disponibilità a sostenere le attività indipendenti e meno conosciute. Con delle differenze però fra Paesi.

Quali sono i principali motivi per cui i consumatori fanno acquisti nei negozi indipendenti?

  • sostenere l’imprenditoria
  • unicità dei prodotti
  • qualità del servizio clienti

Va anche detto che nelle città spesso si è circondati dagli stessi brand e grandi catene. Online invece la vetrina di una piccola impresa artigiana può essere anche migliore di quella di una grande firma. Sicuramente è più autentica e unica!

Puntare su servizi personalizzati, spedizioni rapide, la possibilità di fare acquisti attraverso i social media e una comunicazione diretta e personale sono le scelte vincenti. Perché questo è ciò che vogliono le persone.

4. Sempre più consumatori spenderanno per sostenere le aziende che preferiscono

In Europa, ed in particolare in Italia, i consumatori scelgono per principio di sostenere le imprese locali che fanno scelte di valore condivise e concrete. Ad esempio il 67% dei consumatori italiani sceglie di acquistare prodotti ecologici o sostenibili. 
Sempre secondo l'indagine di Shopify, i principali motivi per cui i consumatori fanno acquisti (online o in-store) nei negozi locali sono i seguenti:

  • 57% per rafforzare l’economia locale
  • 41% per contribuire a creare opportunità di lavoro locali
  • 35% per investire nella propria comunità

I brand devono quindi dimostrare autenticità, trasparenza e responsabilità, poiché i consumatori sostengono sempre più spesso i negozi locali e i prodotti sostenibili.
Non è più concesso essere anonimi attori nel mercato. Occorre distinguersi e farlo con decisione, tanto nel digitale quanto nel reale. Anche perché le due realtà sono destinate a diventare un tutt'uno indistinguibile.

Una curiosità: durante i mesi precedenti al Black Friday Cyber Monday 2020, gli ordini di commercio locale (in pratica quello entro una distanza di 25 km fra cliente e venditore) sono aumentati del 168% rispetto all'anno precedente.

5. I servizi bancari, la finanza e il credito verranno rivoluzionati dalle soluzioni finanziarie moderne

L'ultimo passo che un cliente compie quando compra online è il pagamento. Ma questo passo nella sua percezione ed esperienza può essere il più importante.
Ecco perché le aziende che decidono di creare il loro ecommerce devono dare al pubblico la possibilità di pagare comodamente online con carte di credito o attraverso applicazioni e circuiti dedicati. 

La digitalizzazione del commercio ha trasformato anche le transazioni che devono essere: veloci, facili da eseguire e soprattutto sicure e agevoli da rintracciare.
Tuttavia il sistema finanziario tradizionale non sembra capire fino in fondo le reali esigenze dei piccoli imprenditori, in particolare di quelli che si affacciano al digitale.

Il 24% dei commercianti che hanno richiesto un finanziamento esterno ha dichiarato: “La mia banca o istituto finanziario non comprende le esigenze della mia attività”. Insoddisfazione che arriva al 36% per chi ha dovuto affrontare i problemi legati al Covid-19.

Da questo quadro emerge che l’accesso rapido e semplificato al credito, i pagamenti veloci con i wallet digitali e le soluzioni di pagamento flessibili come le rateazioni saranno sempre più popolari. Le soluzioni finanziarie moderne rivoluzioneranno perciò i servizi bancari, la finanza e il credito per imprese e  consumatori e le aziende del settore fintech più dinamiche a proattive avranno un ruolo sempre più cruciale in questa partita.

Come sarà l'ecommerce del futuro

Le parole conclusive usate da Shopify nel suo rapporto 2021 sono il perfetto spunto per ragionare sull'ecommerce del futuro.

Il mondo sta cambiando rapidamente, e anche il commercio sta cambiando in modo permanente.
In meno di un anno abbiamo visto commercianti e consumatori adattarsi con una velocità fulminea a regole completamente nuove. Gli imprenditori sono pieni di risorse. La nostra speranza, nel condividere i trend che vediamo all’orizzonte, è che le imprese siano in grado di continuare ad adattarsi ai cambiamenti negli anni a venire.

Perché?
Perché il mondo ha bisogno di più imprenditori e attività indipendenti. Sono la spina dorsale delle comunità locali. Sono il motore della crescita economica.
E sono anche il motivo che ci spinge a lavorare costantemente per rendere il commercio migliore e accessibile a tutti.

Cosa abbiamo imparato nei progetti curati da Enbilab

In base all'esperienza che il nostro team di lavoro ha acquisito nel tempo, le considerazioni emerse da questa indagine sono condivisibili e confermate.

Nel corso del 2020 abbiamo realizzato diversi siti di ecommerce in settori ed ambiti differenti fra i quali:

artigianato artistico

prodotti tecnologici

sistemi di stoccaggio e movimentazione in plastica

produzione di dolci 

Il denominatore comune è stata la volontà degli imprenditori che ce li hanno commissionati, di volersi proporre sul mercato globale senza intermediari e con una comunicazione autentica e di valore.

Da questi progetti abbiamo imparato che, anche se la concorrenza dei grandi brand è alta, il valore aggiunto deriva proprio dal fatto che i piccoli imprenditori sono testa e cuore dei loro business e gestiscono ogni aspetto dell’attività. Essendo svincolati dalle gerarchie e dalle politiche aziendali dei grandi numeri, possono dedicare molta più attenzione a ogni fase del processo e andare incontro alle esigenze di ciascun cliente.
E questa attenzione è esattamente quello che cercano le persone che acquistano online!

Hai un progetto di ecommerce in mente?

Contattaci